Renata Boero

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BIOGRAFIA

RENATA BOERO

Genova,1936. Vive e lavora a Milano.

Frequenta il Liceo Artistico N. Barabino di Genova, dove è allieva del pittore Emilio Scanavino, figura che rivestirà una grande importanza nel suo percorso di formazione. Dopo gli studi si concentra sul rapporto tra segno e colore, passando dalla pittura ad olio alla plastica liscia. Esperienza fondamentale della sua crescita artistica è il periodo tra il 1960 e il 1964, quando lavora come assistente di Caterina Marcenaro, direttrice del Museo Palazzo Rosso a Genova. Dedicandosi al restauro, l'artista realizza che le tele debbono essere libere dal telaio in quanto "frammento di un lavoro infinito". Successivamente intraprende l'attività didattica, prima a Genova e poi a Milano, dove si stabilisce definitivamente nel 1986 quando ottiene la cattedra di pittura all'Accademia di Brera. In questo periodo nascono i Cromogrammi, frutto della ricerca di radici ed erbe dalle peculiari proprietà cromatiche, analizzate nelle loro relazioni chimiche e nel loro modificarsi attraverso il tempo, strizzando l'occhio ai processi alchemici. Proprio il rapporto con il tempo che scorre fornisce ai Cromogrammi il loro attributo più importante: il ritmo. Nel 1970 vengono esposti per la prima volta a Torino presso la Galleria Martano. Una variante dei primi Cromogrammi sono le Germinazioni, progetto che l'artista porta avanti dal 2009 e che raccoglie in un libro d'artista realizzato in occasione di Venezia Salva. Omaggio a Simone Veil, evento collaterale della 53a Biennale d'Arte.


Tra le mostre più importanti:
Boero/Acconci, ICC, Antwerpen, a cura di Flor Bex, 1978;
Perspective Italienne, Musée de Saint-Etienne, Saint-Etienne;
Le stanze del gioco, Pinacoteca Civica, Ravenna, Galleria Chantal Crousel, Parigi, 1979;
Biennale Van de la Kritiek, Antwerpen e Charleroi, 1980;
XVI Bienal de Sao Paulo, Sao Paulo, Brasile, 1981;
XL Biennale d’Arte, Venezia, Padiglione Italia, 1982;
Paesaggio con rovine, Museo di Gibellina, a cura di Achille Bonito Oliva, 1992;
Transiti, XLV Biennale d’Arte, Venezia, a cura di Achille Bonito Oliva, 1993;
La grande scala, Galleria d’Arte Moderna, Bergamo, 1995;
Il grande formato, Mart, Rovereto, a cura di Walter Guadagnini, 2003;
Borderline, UCSD – San Diego, California, 2005;
Cromogrammi, Umetnostna Galerija;
Maribor, Attraversamenti, Museo di Villa Croce, Genova;
The bearable lightnessof being, XIBiennale di Architettura, Venezia (2008), Venezia salva, LIII Biennale d’Arte,Venezia, e.c. Museo Nazionale Arte Moderna, Minsk, 2009;
Castello Aragonese, Ischia, a cura di Marilena Pasquali, 2011;

Riceve il premio BreraBicocca 2016 in occasione della mostra Percezione-Azione all’Università di Milano Bicocca (2016).

RENATA BOERO
 
Born in Genoa, 1936. Lives and works in Milan.
 
She attended the N. Barabino Art School of Genoa, where she was a pupil of the painter Emilio Scanavino, a figure that will be of great importance in her formation. After her studies, she focuses on the relationship between sign and colour, passing from oil painting to smooth plastic. A fundamental experience of her artistic growth is the period between 1960 and 1964, when she worked as assistant to Caterina Marcenaro, director of the Palazzo Rosso Museum in Genoa. Dedicating herself to restoration, the artist realises that the canvases must be free from the frame as they are  a "fragment of an infinite work". Subsequently she began teaching, first in Genoa and then in Milan, where she settled permanently in 1986 when she obtained the chair of painting at the Accademia di Brera. In this period the Chromograms are born, result of the search for roots and herbs with peculiar chromatic properties, analyzed in their chemical relations and in their changes through time, winking at alchemical processes. Precisely the relationship with the passing of time gives the Chromograms their most important attribute: the rhythm. In 1970 they were exhibited for the first time in Turin at the Martano Gallery. A variant of the first Chromograms are the Germinations, a project that the artist has been carrying out since 2009 and which collects in an artist's book created for Venezia Salva. Tribute to Simone Veil, a side event of the 53rd Art Biennale.
 

Among the most important exhibitions:
Boero / Acconci, ICC, Antwerpen, curated by Flor Bex, 1978;
Perspective Italienne, Musée de Saint-Etienne, Saint-Etienne;
The game rooms, Pinacoteca Civica, Ravenna, Galleria Chantal Crousel, Paris,
1979;
Biennale Van de la Kritiek, Antwerpenand Charleroi, 1980;
XVI Bienal de Sao Paulo, Sao Paulo, Brazil, 1981;
XL Biennale d'Arte, Venice, Italian Pavilion, 1982;
Landscape with ruins, Gibellina Museum, curated by Achille Bonito Oliva, 1992;
Transiti, XLV Biennale d 'Arte, Venice, curated by Achille Bonito Oliva, 1993;
The grand staircase, Gallery of ModernArt, Bergamo, 1995;
The large format, Mart, Rovereto, curated by Walter Guadagnini, 2003;
Borderline, UCSD - San Diego, California, 2005;
Chromograms, Umetnostna Galerija;
Maribor, Crossings, Museum of VillaCroce, Genoa;
The bearable lightness of being, XI Architecture Biennale, Venice (2008), Venice saves, LIII Art Biennale, Venice, and. c. National Museum of Modern Art, Minsk, 2009;
Aragonese Castle, Ischia, curated by Marilena Pasquali, 2011;
 
In 2016 she receives the 2016 BreraBicocca award on the occasion of the Perception-Action exhibition at the University of Milan Bicocca.

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